Safari in Tanzania: Consigli per Organizzarlo (al meglio)
Se stai pensando di organizzare un safari in Tanzania, ma sei alla ricerca di informazioni e consigli per pianificarlo al meglio, questo articolo è proprio ciò che fa al caso tuo. Devi sapere che un viaggio all’interno dei parchi più belli dell’Africa, come il Serengeti, è un’esperienza indimenticabile e, forse, ancor più bella di quello che si potrebbe immaginare (almeno per me è stato così!). Per aiutarti nella pianificazione, in questo articolo troverai dei consigli essenziali per un safari in Africa, oltre a tutte le informazioni necessarie: da come funziona, al periodo migliore per un safari in Tanzania, fino ai costi e all'abbigliamento consigliato. Iniziamo!
I safari non sono economici, si sa, ma partecipare potrebbe essere una delle esperienze più belle della tua vita (e non sto esagerando!). Siccome ho vissuto un’esperienza bellissima con la compagnia Savannah Explorers, ho deciso di collaborare con loro per offrire ai miei lettori uno sconto di 100 $ a persona per un safari minimo di 3 notti (non cumulabile con altre offerte). Offrono anche la possibilità di avere la guida in italiano. Ti consiglio di contattarli dicendogli che hai sentito parlare di loro sul blog di Eleonora Ongaro, e se il loro itinerario e la loro offerta ti piaceranno, potrai utilizzare il codice sconto “ELEONORA10” in fase di prenotazione. Spero ti sia utile!
Safari in Tanzania consigli: indice
Se questo sarà il tuo primo safari in generale, o il tuo primo safari in Tanzania, il mio consiglio è quello di concentrarti sui parchi del nord, utilizzando Arusha come destinazione iniziale del viaggio (atterrando all’aeroporto Kilimanjaro o a quello di Arusha), potrai visitare:
- Parco Nazionale del Tarangire (Tarangire National Park): famoso per gli elefanti e i giganteschi alberi di baobab, nonché le viste iconiche che regala sul fiume Tarangire.
- Parco Nazionale del Lago Manyara (Lake Manyara National Park): conosciuto per la foresta che custodisce in cui i leoni salgono sugli alberi, e l’omonimo lago in cui è possibile vedere fenicotteri e altri uccelli. A differenza degli altri parchi che offrono ottime probabilità di avvistamenti in ogni stagione, il Parco nazionale del lago Manyara è meglio visitarlo durante la stagione secca (da luglio a ottobre).
- Cratere Ngorongoro (Ngorongoro Crater): una gigantesca caldera vulcanica collassata di un vulcano estinto, che si estende per 265 km² e in cui all’interno si trova un’altissima concentrazione di animali, tra cui zebre, gnu, leoni, elefanti, bufali e rinoceronti. A causa della pendenza dei pendii, all’interno del cratere non ci sono giraffe. La presenza del lago Magadi, riunisce qui una grande colonia di fenicotteri.
- Parco Nazionale del Serengeti (Serengeti National Park): Serengeti significa letteralmente “pianura senza fine” ed è proprio qui che è possibile vedere i paesaggi della savana più iconica, con gli alberi di acacia ad ombrello e le rocce su cui i branchi di leoni riposano, proprio come nel film de Il Re Leone. All’interno del Parco Nazionale del Serengeti è anche possibile assistere alla grande migrazione.
Curiosità: anche se i parchi nazionali sono l’attrattiva per eccellenza durante un safari in Tanzania, nelle loro vicinanze si trovano anche le aree di conservazione, come l’area di conservazione dello Ngorongoro (in cui con tutta probabilità passerai). A differenza dei parchi nazionali, in cui non ci sono abitazioni e nessuno può entrare a piedi, all’interno delle aree di conservazione si trovano i villaggi delle tribù locali, come i masai, ed è possibile che a poca distanza tra loro ci siano le mucche dei masai al pascolo e gli animali selvatici come zebre, giraffe e addirittura ghepardi. Sotto certi punti di vista, si tratta di luoghi ancora più autentici!
Un safari in Tanzania può essere pianificato in quasi ogni mese dell’anno, ma per capire quale sia il periodo migliore è necessario analizzare sia la stagione che gli eventi della Grande Migrazione, in base a cosa si desidera vedere:
- Stagione secca (luglio – ottobre): è il periodo migliore per vedere gli animali in Tanzania, perché la vegetazione è più secca e rada e gli animali si concentrano vicino alle poche fonti d’acqua. Tra luglio e settembre la Grande Migrazione di gnu e zebre si sposta dal Serengeti al Masai Mara in Kenya, ed è possibile vedere l’attraversamento dei fiumi abitati dai coccodrilli, in particolare il fiume Mara.
- Stagione delle piccole piogge (novembre – metà dicembre): le piogge sono brevi, ma non compromettono il safari e durano all’incirca fino alla metà del mese di dicembre. In questo periodo, gli gnu iniziano a tornare verso il Serengeti meridionale.
- Stagione secca breve (metà dicembre – febbraio): il paesaggio sarà verdeggiante e l’erba a tratti più alta, ma generalmente non compromette la possibilità di vedere gli animali. Tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio ci saranno più turisti a causa delle vacanze natalizie: meglio prenotare con molto anticipo. La fine di gennaio e l’inizio di febbraio sono ottimi periodi per avvistare i cuccioli di gnu nel Serengeti meridionale, soprattutto nella zona di Ndutu, dove avvengono le nascite di migliaia di esemplari, attirando predatori come leoni e ghepardi.
- Stagione delle grandi piogge (marzo – maggio): indicativamente da metà marzo alla fine di maggio si verifica la stagione delle grandi piogge. Nonostante gli avvistamenti degli animali siano comunque fattibili, il periodo non è l’ideale per un safari, soprattutto a causa del fango sulle strade e delle piogge intense.
- Stagione intermedia (giugno): durante la fine del mese di maggio terminano le grandi piogge, ciò significa che all’inizio di giugno la vegetazione sarà alta e rigogliosa, ma tornerà ad essere più secca e bassa verso la fine del mese. Gli gnu iniziano a spostarsi verso il Serengeti centrale, in preparazione all'attraversamento del fiume Grumeti.
Il consiglio di Sarà Perchè Viaggio: ad esclusione del periodo delle grandi piogge (che si verifica indicativamente da metà marzo alla fine di maggio), in ogni mese puoi organizzare un viaggio in Tanzania, perché in ogni stagione vedrai moltissimi animali. Le foto verdeggianti qui sotto le ho scattate durante il mio safari in Tanzania all’inizio di febbraio, dove come puoi vedere la vegetazione era abbastanza alta, ma sono riuscita a vedere i cosiddetti big five e la Grande Migrazione degli gnu a sud del Serengeti con i piccoli nati da poco!
Se dopo il safari hai in programma di continuare il viaggio raggiungendo Zanzibar, tieni presente che i mesi da luglio a febbraio sono altrettanto validi per una vacanza a Zanzibar. Se vuoi saperne di più, approfondisci nell’articolo dedicato al periodo migliore per andare a Zanzibar.
Prima di passare all’organizzazione vera e propria del viaggio, voglio premettere che il costo di un safari è generalmente elevato, ma variabile sotto diversi punti di vista (come la scelta del viaggio di gruppo o privato, la tipologia di alloggi e le notti trascorse o meno all’interno dei parchi che richiedono una tassa extra). Con questo non voglio assolutamente scoraggiarti, ma ci tengo a dirti che nonostante il costo sia generalmente più alto di altri viaggi, ne vale assolutamente la pena.
Nonostante io sia una grandissima appassionata di viaggi fai da te, onestamente credo che il safari in Tanzania non sia adatto ad essere seguito in autonomia (soprattutto se si tratta della prima esperienza). Affidandosi ad un’agenzia locale potrai far affidamento sulle conoscenze della guida e sulle informazioni che tra guide si scambiano via radio quando ci sono degli avvistamenti importanti. Inoltre, il risparmio non sarebbe neanche poi così tanto considerevole: gli ingressi ai parchi hanno dei costi fissi (e puoi vedere le tariffe aggiornate su questa pagina, come ad esempio l’ingresso al Cratere Ngorongoro che costa $ 295 per auto), inoltre le agenzie ottengono generalmente prezzi migliori per le sistemazioni. Come se non bastasse, le difficoltà come bucare una ruota o restare impantanati sono davvero all’ordine del giorno. Personalmente credo non convenga affatto noleggiare una macchina e mettersi alla guida letteralmente a caso all’interno dei parchi, perché il rischio sarebbe quello di risparmiare un pochino rispetto all’agenzia, e vedere molti meno animali di quelli che avresti visto con una guida (quindi ti chiedo: questa scelta ha davvero senso?). Il mio suggerimento è quello di optare per un tour personalizzato: in questo modo potrai far affidamento sulle competenze e conoscenze della guida, ma scegliere su cosa ti piacerebbe che il viaggio si concentrasse, proprio come faresti con un normale viaggio on the road in autonomia. Io ho optato per questa scelta e come già ti accennavo, il viaggio è andato decisamente oltre le mie aspettative. Quindi è un’opzione che consiglio assolutamente anche a te!
Ad esempio questo leopardo sull'albero si mimetizzava tantissimo, e senza la guida non l'avrei mai visto.
Ci sono davvero tantissime agenzie che offrono safari in Tanzania, quindi il mio suggerimento è quello di richiedere vari preventivi alle compagnie che si trovano online (purché abbiano ottime recensioni) e valutare quale sia quella che offre il miglior rapporto qualità prezzo, in base all’itinerario che ti piacerebbe seguire. Se posso darti un consiglio, non fare affidamento necessariamente al tour operator più economico: controlla anche il tipo di assicurazione che include, verifica che ci siano la pensione completa e l’acqua inclusa durante i safari e valuta la qualità degli alloggi proposti. Di solito la differenza di prezzo non è molta rispetto alle agenzie che offrono un servizio migliore. L’agenzia può consigliarti il tipo di itinerario da fare in base ai tuoi gusti, preferenze e necessità, consigliandoti anche gli alloggi in cui pernottare. Di solito possono offrire tipologie di alloggio differenti in base al budget a disposizione.
Dopo aver chiesto vari preventivi, per il mio safari in Tanzania mi sono affidata a Savannah Explorers, un tour operator con sede ad Arusha gestito da un italiano, Roberto, e da un tanzaniano, Greyson, molto attenti ad organizzare viaggi responsabili e sostenibili, supportando la popolazione e le tribù locali (che è un aspetto a cui tengo molto). Siccome mi sono trovata davvero bene e il mio viaggio è andato ben oltre le mie aspettative, ho avviato con loro una collaborazione che mi permette di offrire ai miei lettori uno sconto di 100 $ a persona per un safari minimo di 3 notti (sconto non cumulabile con altre offerte). Ti suggerisco di contattarli per un preventivo dicendogli che hai sentito parlare di loro sul blog di Eleonora Ongaro e se ti piacerà la loro proposta, utilizzare il codice sconto “ELEONORA10” in fase di prenotazione. Spero ti sia utile per realizzare questo sogno!
Se cerchi ispirazione per il tuo itinerario, questo safari di 5 giorni in Tanzania potrebbe essere un buon punto di partenza. Se invece vuoi visitare anche la città di Arusha, dai un'occhiata a questo itinerario di 7 giorni in Tanzania (più completo).
Il costo di un safari dipende da molti fattori e in particolare dalla scelta di un tour privato o di gruppo, dalla tipologia di alloggi scelti (dormire in un campeggio con la tenda costa meno di un campo tendato o un lodge), dalla stagione e da quante notti si trascorreranno all’interno di un parco nazionale, perché per farlo è richiesto un pagamento extra. Per risparmiare un po’ potrebbe essere interessante partire in un gruppo di amici, generalmente le jeep da safari possono ospitare fino a 6 persone. Chiaramente in 6 si sta più stretti rispetto all’essere in 4 o 2, ma se si vuole risparmiare sui costi fissi come la jeep o la guida, andare in gruppo sarà un buon modo.
Proprio perché il prezzo è influenzato da diversi fattori, quelli che troverai qui sotto sono solo costi indicativi per un safari privato di coppia che include la visita di 3 parchi nazionali (Tarangire, Ngorongoro e Serengeti), con pensione completa, guida, jeep 4×4 e carburante:
- Dormire nei campeggi con la tenda: il prezzo parte da circa 350 $ al giorno a persona.
- Alloggiare nei campi tendati e nei lodge: il costo parte da circa 450 $ / 500 $ al giorno a persona.
- Dormire in strutture di lusso: il costo parte da circa 1000 $ al giorno a persona.
Quindi, quanto costa un safari in Tanzania?
Per la mia esperienza, 5 giorni (molto intensi) sono un ottimo lasso di tempo da dedicare al safari dei parchi del nord della Tanzania, visitando il Parco Nazionale del Tarangire, dedicando 2 giorni al Serengeti, uno al cratere Ngorongoro e una alla visita dei villaggi locali. In questo modo, il costo di un safari privato per una coppia, alloggiando in lodge e campi tendati, costerà circa 2.500 $ a persona. Ricorda che con Savannah Explorers potrai avere uno sconto di 100 $ a persona per un viaggio minimo di 3 notti (non cumulabile con altre offerte), indicando che hai sentito parlare di loro sul blog di Eleonora Ongaro. Se la loro offerta ti piacerà potrai utilizzare il codice sconto “ELEONORA10” in fase di prenotazione.
Il consiglio di Sarà Perché Viaggio: non scegliere alloggi troppo costosi, a meno che tu non abbia programmato di trascorrere delle giornate di relax in struttura. Spesso arriverai a sera letteralmente a pezzi e l’unica cosa che avrai voglia di fare sarà una doccia e dormire.
Un ulteriore costo da considerare per un safari, sono le mance. Queste difficilmente sono opzionali e sono sempre da aggiungere al prezzo pagato all’agenzia. Servono per sostenere le persone che renderanno il viaggio una bella esperienza. Queste dovrebbero essere date ai cuochi e al personale delle strutture in cui si alloggia (infatti spesso troverai una cassetta con scritto “Tips”) e la cifra consigliata si aggira attorno ai 10/15 $ a notte a coppia per i membri dello staff e 15 $ a persona per ogni giorno di safari alla guida. Chiaramente dare di più non sarà sbagliato se l’esperienza è stata memorabile grazie alla guida.
Proprio per questo motivo è nell’interesse della guida far vivere la miglior esperienza possibile, e con miglior esperienza possibile intendo mostrare il maggior numero di animali, con l’obiettivo di non tornare a casa senza aver visto i cosiddetti big five (bufalo, elefante, leone, leopardo e rinoceronte). Naturalmente servirà anche un pizzico di fortuna, ma la guida farà una grossa differenza. Ad esempio la mia guida, Gerald, un giorno ha proposto di cambiare i piani anticipando la visita del Serengeti meridionale e in un solo giorno abbiamo visto in ordine (e ti anticipo non sto scherzando): gnu, zebre, gazzelle, un ghepardo con 3 cuccioli, molte giraffe, un leopardo sull’albero, 3 ghepardi che mangiavano una zebra, un leone sdraiato sul corso del fiume, un’altra mandria di gnu, 3 leonesse, un karakal, uno sciacallo, un serval, un altro branco di leonesse con i piccoli e una iena (oltre a tantissime civette di rientro all’alloggio nel Serengeti).. e poi abbiamo bucato (ma questo è un dettaglio). Per poter vedere tutti questi animali ha guidato per più di 12 ore su strade sterrate, ma è una giornata che non dimenticherò mai! Quindi sì, la mancia se l’è meritata anche se non è mia abitudine lasciarla.
Piccolo suggerimento sulla valuta: in Tanzania generalmente vengono utilizzati i dollari e gli scellini tanzaniani. Di solito è conveniente per chi ha l'euro cambiarli in dollari prima della partenza o all'arrivo, ma ad oggi (febbraio 2025) in cui il tasso di cambio euro dollaro praticamente si equivale, non ha senso cambiare gli euro in dollari e pagare le commissioni. Io ho portato gli euro, che vengono accettati proprio come i dollari, e tutti li hanno sempre accettati. Qualche volta fornendo il resto in scellini o dollari, ma non fa molta differenza. Consiglio solo di portare banconote di piccolo taglio perché saranno molto utili.
Safari è una parola Swaili che significa “viaggio”, e il safari a bordo di una jeep 4×4 è chiamato game drive. La maggior parte dei safari sono quindi game drive, e iniziano al mattino dopo la colazione nella struttura: si sale a bordo della jeep, si inizia il safari alla ricerca degli animali e si rientra la sera nella struttura prevista dove viene servita la cena, spesso a buffet. Il pranzo è al sacco, ma è generalmente incluso nel prezzo. A bordo delle jeep si trova anche un frigorifero che contiene acqua fresca da poter consumare durante la giornata.
La maggior parte delle jeep usate per il safari ha il tetto che si alza, oltre ai finestrini per ogni sedile, mentre altre sono completamente aperte. Tieni presente che una giornata di safari può essere piuttosto faticosa perché si trascorre tutto il tempo in auto e la maggior parte delle strade è sterrata. Insomma trascorrere magari 10/12 ore al giorno a “ballare” sulla jeep potrebbe non essere proprio alla base di una vacanza rilassante (ma la mia guida lo chiamava massaggio tanzaniano!).
Il consiglio di Sarà Perchè Viaggio: se hai intenzione di portare la macchina fotografica, assicurati di chiedere all’agenzia di mettere delle “beans bags” cioè dei sacchetti di fagioli su cui appoggiare la macchina mentre scatti foto e video.
Oltre alle classiche cose da portare durante un viaggio (magari questa lista valigia potrebbe esserti utile per fare un check), ci sono alcune cose specifiche che mi sento di consigliarti di portare:
- Abiti lunghi e leggeri dai colori chiari (meglio evitare abbigliamento scuro, in particolare nero o blu, perché attira le mosche tse tse che possono trasmettere la cosiddetta malattia del sonno)
- Repellente per zanzare come Jungle formula forte
- Macchina fotografica con obiettivo: io ho portato un Tamron 70 – 300 mm ed è andato sempre piuttosto bene per fotografare gli animali (l’unico che non sono riuscita a fotografare bene è stato il rinoceronte nero che si manteneva a distanza). Se hai a disposizione anche un teleobiettivo con una focale più lunga potrebbe essere una buona idea portarlo, ma tieni presente che spesso gli animali sono piuttosto vicini.
- Kit per pulizia macchina fotografica, come questo: si sporcherà spesso di sabbia durante gli spostamenti
- Binocoli per vedere gli animali più distanti
- Pastiglie per il mal di schiena
- Collirio per gli occhi se sei sensibile alla sabbia
- Igienizzante mani o salviettine umidificate ecologiche.
Il consiglio di Sarà Perché Viaggio: se cerchi una compagnia telefonica per continuare ad usare la connessione dati durante il tuo viaggio, tieni presente che Airtel funziona piuttosto bene. Puoi acquistare una sim in loco, oppure acquistare una eSim virtuale da installare sul telefono (ma assicurati che il tuo smartphone le supporti). Io ho acquistato la eSim con Airalo che si agganciava alla rete Airtel e mi sono trovata bene!
Per un viaggio in Tanzania è necessario richiedere il visto sul sito ufficiale almeno 10 giorni prima della partenza ed essere in possesso del passaporto con almeno 6 mesi di validità. È inoltre obbligatorio stipulare un’assicurazione sanitaria che copra le spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario – personalmente ti consiglio di fare un preventivo con questa compagnia. In aggiunta, se il tuo viaggio includerà anche Zanzibar, dovrai stipulare un’assicurazione aggiuntiva con la Zanzibar Insurance Corporation su questo sito al costo di 44 $ valida circa 3 mesi. Al momento non sono previsti vaccini obbligatori per entrare in Tanzania, ad esclusione di quello contro la febbre gialla in caso si provenga da un paese in cui la febbre gialla è endemica (anche in caso di transito aeroportuale superiore alle 12 ore). Controlla sul sito della Farnesina per informazioni sempre aggiornate.
Devo ammettere che prima di prenotare il Safari in Tanzania, e anche durante la pianificazione, sono stata travolta più volte da dubbi su quanto e se fosse davvero etico organizzare un viaggio che tendenzialmente avrebbe potuto disturbare gli animali nel loro habitat. Premetto che sono una persona davvero molto sensibile su questo argomento, al punto che ad esempio non prenoto (e di conseguenza non consiglio su questo blog) attività che coinvolgano lo sfruttamento degli animali, come i giri a bordo dei cammelli o luoghi come gli zoo e gli acquari. Quindi sono partita un pò dubbiosa e allo stesso tempo spaventata all’idea di andare contro a quelle che sono la mia etica e sensibilità, ma posso dire con grande serenità che mi sbagliavo.
Durante il mio safari in Tanzania mi sono resa conto di quanto gli animali siano abituati alla presenza dell’uomo, e non lo intendo in senso negativo: grazie anche alla guida che ha dovuto subire più volte i miei discorsi, sono arrivata alla conclusione che gli animali nei parchi della Tanzania fanno le stesse identiche cose che farebbero senza la presenza dell’uomo. Ho visto ghepardi consumare il proprio pranzo a base di zebra a meno di 2 metri dalla jeep, senza che l’animale si sentisse minimamente minacciato dalla nostra presenza. Ho visto leonesse accudire i loro cuccioli a poca distanza e piccoli di zebre che addirittura si divertivano a rincorrere le auto dei safari. Chiaramente è necessario che le guide siano rispettose nei confronti degli animali, che non li inseguono o li facciano sentire minacciati. La mia esperienza di safari in Tanzania è stata davvero meravigliosa e non penso abbia avuto un impatto negativo sugli animali che ho avuto l’onore di vedere.
1 – Qual è il periodo migliore per un Safari in Tanzania?
Il periodo migliore per fare un Safari in Tanzania va da luglio a ottobre. Questo periodo fa parte della stagione secca, quindi sarà più facile vedere gli animali grazie alla vegetazione rada e bassa e al fatto che si radunano attorno alle pozze d’acqua rimaste. Anche i mesi da novembre a febbraio sono buoni per un safari, ma il paesaggio sarà più verdeggiante e la vegetazione più alta
2 – Quando vedere la Grande Migrazione in Tanzania?
La grande migrazione prevede lo spostamento di enormi mandrie di gnu e zebre che si spostano in cerca di pascoli ed acqua. I loro spostamenti offrono la possibilità di vedere anche i grandi predatori, come i leoni e i ghepardi, perché anche loro si spostano seguendo la loro fonte di cibo (ossia gli gnu e le zebre). Se vuoi assistere alla nascita degli gnu, dovresti andare nel Serengeti meridionale tra gennaio e febbraio. Se ti piacerebbe vedere l’attraversamento dei fiumi invasi dai coccodrilli da parte di enormi branchi di gnu, dovresti andare nel Serengeti settentrionale tra luglio e settembre.
3 – Quanto costa un safari in Tanzania?
Il costo di un safari in Tanzania dipende da moltissimi fattori, come la scelta degli alloggi, il numero di persone che condividono l’auto, il numero di parchi e di notti trascorse all’interno dei parchi. A titolo puramente indicativo, un safari privato in 2 persone, scegliendo alloggi tendati e lodge e visitando 3 parchi nazionali (Tarangire, Serengeti e Ngorongoro) di 5 giorni, costa all’incirca $ 2.500 a persona.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per iniziare a ricevere dei consigli su un safari in Tanzania ed esserti di ispirazione per la pianificazione del tuo viaggio. Se avessi qualche dubbio o domanda, lascia un commento alla fine dell’articolo e ti risponderò con piacere. Grazie per affidarti ai consigli di Sarà Perchè Viaggio, a presto.
Lascia un Commento
Vuoi chiedere un consiglio, toglierti qualche dubbio o condividere un pensiero?Scrivilo qui sotto, siamo tutti orecchi - o meglio - occhi! 👀