Napoli (non) è una bella città
Scrivere per me è ossigeno. Non l’ho mai nascosto e spero che questa cosa non cambi mai. Ma scrivere non è solo questo. Scrivere per me è anche un modo per mettere in ordine le idee. Per mettere nero su bianco il mio pensiero, sforzandomi di capire alcune città “difficili”. Non mi accontento di giudicare un luogo “bellissimo” o “bruttissimo”. Io voglio provare a capirlo fino in fondo. Non sempre è facile e non sempre ci riesco, lo ammetto: ho fatto fatica a capire Napoli. Alla fine del primo giorno li, dicevo: “Come fanno tutti a dire che Napoli è bellissima?”. A Napoli ho trovato molte cose in comune con i paesi in via di sviluppo. Alcune belle, altre meno. “Napoli non è una bella città” pensavo, ma mi sono sforzata di capirla, cercandone la chiave di lettura, che ho provato a racchiudere in queste poche righe.
Napoli è una città sporca, ma non più o meno di altre. Ho provato a capirla, a cercarne la bellezza estetica. Ad immedesimarmi in tutte le persone che mi hanno scritto dicendomi: “Napoli è bellissima”. Napoli non è una bella città. Non nella sua interezza, almeno. Napoli non è una bella città, ma il suo lungomare è pazzesco. Napoli non è una bella città, ma osservandola dall’alto, con il Vesuvio in lontananza, ti toglie il fiato. Napoli è come una bella donna, ma con qualche difetto. Tutti ne abbiamo, anche Napoli ne ha. Napoli è come una bella donna e non parlo di bellezza fisica. Parlo di quella bellezza impalpabile.
Napoli, è di una bellezza inafferrabile, difficile da descrivere.
La bellezza che scorre nelle strade, negli occhi della gente. Napoli è come un paio di scarpe sformate, ma che non puoi fare a meno di usare ancora, ancora e ancora. A Napoli è come se il tempo si fosse fermato. E non parlo di mancanza di innovazione tecnologica. Perché a Napoli ho trovato più ascensori pubblici che in qualunque altra città. Perché a Napoli c’è la fermata della metropolitana definita “la più bella d’Europa”. Parlo di tempo che si è fermato nel momento perfetto in cui poteva farlo. Nelle piccole botteghe in cui comprare il pane, che nel mio, anche se piccolo paesello, sono ormai ridotte all'osso. Nel tavolo in mezzo al marciapiede colmo di persone che giocano a carte. Nella chiacchiera con la fruttivendola, mentre pesa la frutta.
Nella signora che ne ferma un’altra, per sorriderle e chiederle come va. Nella gentilezza della gente. In quella della ragazza che mi ha fermato dicendomi che avevo lo zaino aperto. Nel fascino delle napoletane, perché loro “non sono italiane, sono napoletane” ed è vero. Le riconosci. Toste all’inverosimile, ma con una classe che ti sconvolge. Capisci che sei a Napoli dal bicchiere di acqua che accompagna sempre il caffè. Dai ritmi lenti di chi vive alla giornata. Dalla generosità delle persone. La sensazione che si prova a Napoli, è la stessa che si respira la Domenica mattina. Quando si esce con calma a comprare il pane, quando ci si prepara per il pranzo dalla nonna. Quella nonna che ti preparerà delle dosi tanto abbondanti, da farti interrogare se riuscirai di nuovo ad alzarti dalla sedia. A Napoli si respira aria vera di ospitalità.
Sono salita sull’aereo per Napoli con una frase che mi ronzava in testa: “Napoli è bellissima e pulitissima”. In molti mi hanno detto questo e nessuno il contrario. A Napoli ho visto la “munnezza”. Non nelle zone più turistiche, ma appena fuori dal centro ce n’era, anche tanta. Napoli è piena di contrasti e controsensi. Anche la sensazione che lascia ai suoi visitatori non fa eccezione. Non credo al bianco o al nero. Non credo al “Napoli o la ami o la odi”. Credo che esistano le vie di mezzo. Sicuramente mi aspettavo di meglio. Molto meglio. L'ho trovata sporca e trascurata. Ed è un vero peccato. Napoli non è una bella città, è una bellissima città, ma semplicemente non è valorizzata, non è completamente organizzata e non è pulita. È davvero un peccato, soprattutto perché basterebbe davvero poco per valorizzare così tanta bellezza.
Napoli è una città da vivere e ognuno la vive e percepisce a modo suo. Se in tanti amano Napoli, le ragioni ci sono e ognuno ha le sue. È una città di grande orgoglio culturale per l'Italia, ma ricca di contraddizioni, come tutto questo nostro, stupendo, ma stranissimo, Paese.
Napoli non è una città valorizzata, ma il suo popolo è unico.
La “napoletanità” è indescrivibile, puoi solo viverla, sentirla sulla pelle e portare a casa una sensazione forte, che non potrai fare a meno di rivivere anche dopo il rientro. Napoli è mille contraddizioni e tante bellezze, affascinante e faticosa, espone il meglio ed il peggio di sé in un frangente di secondo, ma resta tra i luoghi più affascinanti che io abbia mai visto. E poi, a Napoli si mangia incredibilmente bene (e no, non è una leggenda)!
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Ecco il video girato a Napoli, accompagnato dalle note dell'immenso Pino Daniele. Buona visione!
A proposito, conosci il segreto della Pizza napoletana?
In realtà i segreti di una pizza così buona sono ben 2! Il primo segreto è nell'impasto. L'acqua è l'elemento chiave: per una pizza ad opera d'arte, l'acqua di Serino è un must. Il secondo segreto, quasi ovviamente, è la lievitazione. La pizza deve lievitare almeno 24 ore senza grossi sbalzi di temperatura. Gli edifici in cui non ci sono variazioni di temperatura, sono quelli del centro storico: le vecchie case, costruite con le pareti in roccia di tufo, molto spesse, sono il luogo perfetto.
Arrivati alla fine di questo articolo ci tengo a precisare che tutto ciò che è stato riportato in questa pagina, è il frutto della mia esperienza e delle mie impressioni personali. Se ti va di condividere il tuo pensiero lascia il tuo commento qui sotto. Grazie per leggere Sarà Perchè Viaggio, a presto!
napoli e tanto tanto bello
Napoli è la capitale del mare
( Michele Gentile )
napoli e tanto tanto bello
L’approccio che ha mostrato verso la mia città mi è sembrato rispettoso e pieno di curiosità perché volevi capirla e credo tu ci sia riuscita. È una città piena di contraddizioni, di sogni in attesa di essere realizzati, di gente ospitale ma stanca della trascuratezza … Spero tu abbia avuto modo di vivere la zona del centro storico che, a mio parere, è molto più bella e reale del lungomare. Lì respiri Napoli… Il duomo e a San Gennaro, i decumani, l’odore del frutto, le chiese e l esoterismo … I panni stesi e tanto altro. Un abbraccio
Grazie per il tuo commento Elena. Sì, sono completamente d’accordo con te: la maggior parte della “napoletanità” che ho respirato è stata all’interno del centro storico. Unico ed imperdibile! Grazie ancora e un abbraccio.
‘O CCAFE’ SUSPESO è diventato canzone inserita nel sottostante video.
PER CHI AMA NAPOLI.
Gli autori ringraziano anticipatamente tutti coloro che divulgheranno e condivideranno questo loro lavoro che vuole essere un messaggio per la salvaguardia d’una città ingiustamente additata da alcuni come fonte di caos e delinquenza, sottolineandone invece i numerosissimi lati positivi e l’incomparabile bellezza!
VIVERE A NAPOLI di Luciano Somma e Gustavo Martucci.
https://www.youtube.com/watch?v=dsYppoe1GSY
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Napoli e le altre quattro sorelle campane di Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, hanno un solo problema da 160 anni…Lo Stato italiano !
Ahahah e’ sempre colpa dello stato, prima o poi realizzeremo che lo stato siamo noi
Chi ha invaso il Regno di Napoli nel 1860 per ridurlo ad una Colonia italiana? Oggi tutto il mondo, giustamente, odia la Russia per l’invasione dell’Ucraina….Ma quando l’Italia ha invaso il Sud, NESSUNO si è indignato…..e mo’ è pure colpa Nostra?
Caro amico borbonico, sveglia ! Sempre a chiagnere per l’invasione del cattivo Nord.
Ma ti rendi conto che stai parlando di 2 secoli fa ?
Rimboccatevi le maniche che avete tutto per diventare un posto meraviglioso.
Napoli è come una persona malata a cui vuoi tanto bene, e che quando vai via ti rimane addosso quel senso di impotenza per vederla più pulita, e sono commosso a vederla in quelle condizioni, anche se con tante contraddizioni come hai perfettamente narrato, comunque è magnificamente e straordinariamente bellissima, perché quel senso di sofferenza si è sempre trasformato nel tempo in un’arte pazzesca in tutta la città…….❤️
Speriamo di vederla pulita….perché davvero la valorizzino.
Grazie, Eleonora…
Nella migliore tradizione Napoletana, c’è il dolore di chi non ha niente per vivere, c’è la voglia di riscatto di un Popolo, che si manifesta sopra tutto nell’arte d’arrangiarsi come meglio si può, a volte legalmente, ma molte altre volte illegalmente, questo succede per le strutture e i servizi che qui a Napoli non funzionano, o meglio dire che; non hanno mai funzionato.
Napoli è uno scrigno con molti tesori, colpisce subito per le sue bellezze, poi ci si sofferma a vederne i difetti perché viene accostata ad altre città che sono più ordinate e pulite (o che lo sono solo in misura maggiore), poi nuovamente si è coinvolti da tutto ciò che la contraddistingue, la sua imperfezione la rende unica.
Hai pienamente ragione! Non è mai bello paragonare città, perché ognuna è unica. Forse, dovremmo imparare semplicemente a dare più valore al nostro territorio. Alle ricchezze presenti nel nostro Paese. Aprire gli scrigni e lucidare l’argenteria. Ma tutti insieme, in ogni città, partendo da casa nostra. Sicuramente ciò che ho provato a Napoli è unico, difficile da descrivere, ma spero di esserci riuscita almeno in parte nelle poche righe dell’articolo.
Ciao Eleonora, ho letto il tuo articolo e da napoletana, mi è piaciuto molto. Grazie 🙂 perchè hai usato secondo me la parola giusta “non valorizzata” e perchè oltre ai suoi aspetti negativi e meno felici, tutti veri ed esistenti hai evidenziato le sue bellezze provando a capirla più nel profondo
Emanuela, sono io che devo ringraziare te! Mi sono confrontata con parecchie persone dopo aver pubblicato quest’articolo e alcuni mi hanno detto “È facile giudicare Napoli.”. Sai, io invece ho fatto un grande sforzo per provare a capirla e le tue parole, da napoletana, per me sono davvero una grande soddisfazione! ?