I soldi non fanno la felicità: la vera ricchezza è la libertà di scelta

I soldi non fanno la felicità

Nel corso della vita qualcuno ti dirà che i soldi fanno la felicità. Qualcun altro ti dirà che devi fare un determinato lavoro, per poter guadagnare denaro a sufficienza per sentirti realizzato. Qualcun altro ancora ti farà capire che devi ambire al contratto a tempo indeterminato, e una volta trovato, non lasciarlo più andare. Forse ci crederai, almeno per un po’. Ti adatterai a queste “regole”, ma se non rientrano nella tua indole, ti affannerai, per rispettarle e spesso fallirai provandoci. Potresti ritrovarti ad interrogarti su quale sia il senso della vita, senza trovarlo, o per lo meno, senza che abbia le sembianze di quella che è la vita che hai vissuto fino ad ora.

Ma sarà questa la chiave.

Il non riuscire ad accettare certe situazioni, il non riuscire ad accontentarti. Sarà l’incapacità di adattamento a quella vita, che ti salverà. Anche se all’inizio ti sentirai in preda alla pazzia.

I soldi non fanno la felicità.

Quando si pensa alla ricchezza, vengono subito in mente i soldi. “Io sono ricco se ho tanti soldi”. Se ci rifletti, è davvero logico pensarlo: il dizionario definisce ricco chi ha abbondanza di beni materiali. E con cosa possiamo comprare un’abbondanza di beni materiali, se non con un’abbondanza di soldi? E, per di più, i soldi stessi sono beni materiali. Gli anni migliori della nostra vita li passiamo (o dovremmo) a studiare per poter trovare un bel posto di lavoro che ci dia uno stipendio di un certo tipo. Quando finalmente, dopo tanto sforzo, anni di tirocinio e apprendistato a 400 € al mese (quando non è gratuito), riusciamo a raggiungere quel posto di lavoro, con quello stipendio ed il contratto a tempo indeterminato, ci rendiamo conto che non è tutto oro quello che luccica.

Letteralmente.

Se qualcuno un giorno ti dicesse che i soldi fanno la felicità, tu non credergli, per favore. Non farlo. Perché in molti sono convinti che la felicità sia avere tanto denaro, non significa che debba essere così anche per te. Con questo non sto dicendo che i soldi non servono. I soldi servono eccome. Ma magari al posto che servirtene 2000 ed affannarti per raggiungere quella cifra 12 ore al giorno, te ne basterebbero 1000. O magari 500. Rinunciando a tanto, sicuramente, ribaltando le priorità della tua vita, ma guadagnandoli in vita.

I soldi sono il mezzo, non il fine.

Il denaro è la cosa più subdola sulla faccia della terra. Chi non lo ha, nei casi più disperati, darebbe un rene per averlo. Chi ne ha molto, potrebbe essere spinto a volerne sempre di più, come una droga degna di questo nome. Ma la verità è questa: associare i soldi al concetto di felicità, non te la farà mai raggiungere. Perché diventerebbe una ricerca continua verso “lo zero” in più e sarebbe difficile arrivare alla fine di questa infinita caccia al tesoro. La sete di denaro finirebbe con il dominare la tua vita e di conseguenza, il raggiungimento della tua felicità.

Come capire quando ci si può fermare e smettere di inseguire la ricchezza economica? 

Quando si hanno 50 mila euro sul conto o forse meglio 1 milione? Dipende, la felicità è soggettiva. E l’essere umano è spesso incontentabile, incapace di godersi ciò che ha ed ossessionato dall'impeto di arricchirsi sempre di più.

Niente come viaggiare ti insegna che la felicità è nelle cose più semplici. Nella folata di vento che spazza via le nubi, nel treno che arriva in orario nel bel mezzo di una bufera, in un piatto di pasta dopo settimane di riso e verdure, nell’avere un tetto sulla testa e del cibo nel piatto.

La vera ricchezza sta nella libertà di scelta.

Si tende a credere che la cosa più preziosa sia il tempo. In realtà la vera ricchezza è la libertà di poter scegliere come impiegare il proprio tempo. Un concetto un po’ più ampio che ci porta, quasi matematicamente, a sfatare il concetto che il tempo sia denaro. 

Il tempo non è denaro, è qualcosa di molto più prezioso. 

Qualcosa che con il passare degli anni, non ci porta gli interessi, ma che, al contrario, diminuisce ogni giorno. Il tempo non si può risparmiare e non ne si può quantificare il valore e per questo sì, avere il potere di scegliere come spendere il bene più prezioso che abbiamo, è la più grande ricchezza alla quale troppo spesso rinunciamo. Un libro che mi ha aiutato molto a comprendere questo è stato Le coordinate della felicità“. Se ti senti fuori posto in una vita “normale” potrebbe esserti di ispirazione (qui trovi l'estratto gratuito).

I soldi danno la tranquillità, non la felicità.

I soldi servono per vivere, non c’è dubbio, ma il loro fine deve essere quello di soddisfare i nostri bisogni. Quali siano questi bisogni, al di là di quelli primari, però, lo decidiamo noi. Sarebbe come avere davanti agli occhi un sacco colmo di lingotti d’oro, senza sapere quanto prezioso sia l’oro e, quindi sottovalutandone l’importanza.

Avere il coraggio di prendere quella decisione che continui a posticipare, è la libertà di scelta. Anche se sembra da pazzi, folli e un po’ incoscienti lasciare la strada che hai percorso fino ad ora e buttare anni di duro lavoro all’aria. La verità è che la pura libertà la si può provare solo dopo 5 minuti di straordinaria follia. Dopo un “Sai cosa ti dico? Io mi butto. Mollo tutto e vado a realizzare i miei sogni”. Qualunque essi siano.

I soldi non sono sinonimo di felicità.

Non farti fermare dalla paura. Lasciare ciò che non ti piace per andare a prendere ciò che ti fa stare bene, ciò che ami o ciò che hai sempre sognato, può cambiarti la vita. E allora, dico, perché non provarci? Vuoi tornare ad essere padrone del tuo tempo? Cambia il tuo lavoro storico e scegli un part-time, mentre cerchi di costruire la tua piccola o grande realtà. Vuoi prenderti un anno sabbatico e girare il mondo? Risparmia per poterlo fare e poi parti. Il lavoro che hai non ti piace, ti stressa e vorresti cambiarlo, facendo quello dei tuoi sogni anche se pagato una miseria? Fallo, magari avrai successo.

Mollare tutto e partire per andare a prendermi la mia dose di mondo, nella speranza di realizzare i miei sogni e le mie ambizioni più grandi, non è sicuramente stata una decisione presa così su due piedi. Ma alla fine l'ho fatto: ho rassegnato le dimissioni e sono partita. Il percorso per prendere questa decisione non è stato semplice, perché non è una scelta che si può prendere a cuor leggero. La strada davanti a me non era dritta. Era piena di tornanti, pezzi sterrati e tratti che mi hanno fatto dubitare della mia scelta ancora, ancora e ancora. Ma ho voluto vedere cosa ci fosse la fuori e realizzare i miei sogni, o almeno, provarci con tutte le mie forze. Volevo trovare il mio posto nel mondo, anche a costo di capire che era esattamente quello che avevo lasciato.

Cercare di realizzare i tuoi sogni ti costerà sacrificio, impegno e una determinazione mai vista prima. Ma tu provaci e vai a prenderti ciò che ti spetta. Lo vedi il sacco pieno di secondi che hai davanti? Vai a riempirti il cuore della tua vera ricchezza, fai ciò che ami e non sprecare neanche un minuto.
Sii avido di tempo, non di soldi. Buona vita.

Eleonora.

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